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Rivenditori: perché considerare il risk management

RevenueProtect di Adyen: perché i rivenditori devono tenere sotto controllo le frodi e in che modo le aziende nazionali e internazionali possono gestire il rischio tenendo presenti le conversioni in vendite.

21 novembre, 2018
 ·  7 minuti
Rivenditori: perché considerare il risk management

È possibile ridurre a zero le frodi?

Le frodi nel retail sono in aumento. Secondo il Global Fraud Index di ottobre 2017, nello stesso anno le frodi nell'e-commerce, da sole, sono costate ai rivenditori di Nord America, Asia ed Europa 57,8 miliardi di dollari. I rivenditori dell'e-commerce e quelli con negozi fisici sono ben protetti dall'aumento delle frodi?

I rivenditori che possiedono negozi fisici tendono ad avere addetti alla sicurezza in loco. Chiaramente, sono consapevoli che, in assenza di sistemi di sicurezza, le persone ruberanno la merce e usciranno dal negozio. Nell'e-commerce, invece, pare che alcuni rivenditori siano un po' ingenui. Non implementando un adeguatosistema di gestione del rischio, è come se lasciassero la porta del negozio aperta e i truffatori sanno come sfruttare questa vulnerabilità, che è molto più comune di quanto si pensi.

È possibile evitare del tutto le frodi? Sì, basta chiudere le porte e non far entrare nessuno. I commercianti ridono tutte le volte che lo dico ma, parlando seriamente, quando si gestisce un'attività si deve sempre correre dei rischi. Quindi non è possibile ridurre le frodi a zero. Bisogna trovare la giusta via di mezzo tra il favorire le conversioni e gestire al meglio le frodi.

Nessuna azienda è immune

Le frodi sono molto diverse da settore a settore e alcuni ne risentono più di altri. Una considerazione importante da fare è che le frodi non colpiscono solo i commercianti che vendono attrezzature costose o prodotti di marca.

Le piattaforme dei commercianti che hanno un valore medio delle transazioni (ATV) basso e non offrono beni o servizi molto rivendibili, come abbonamenti a servizi musicali o streaming di film, potrebbero essere sfruttate dai truffatori per verificare se le carte sono valide o attive.

Fraud awareness in Europa, Asia Pacifica e USA a confronto

Non è facile stabilire quali aree geografiche siano più consapevoli delle frodi o dei rischi, anche se ritengo che l'Europa possa avere un maggior grado di consapevolezza. Questo perché il continente è composto da molti paesi, ha tanti confini e ha affrontato le frodi e i rischi molto presto.

Piuttosto che considerare l'Europa, l'Asia Pacifica, gli USA o l'America Latina, ha più senso fare un confronto tra le aziende nazionali e internazionali. Prendiamo ad esempio una società statunitense la cui attività non si estende al di fuori degli USA e che può essere abbastanza grande anche senza dover gestire transazioni transnazionali. Una volta attraversate le frontiere, non si possono applicare le stesse regole sul rischio che valgono a livello nazionale, a causa delle diverse abitudini culturali, delle preferenze di pagamento e molto altro ancora. Mi spiego con alcuni esempi:

Differenze culturali

Molti sistemi di gestione delle frodi sono dotati di algoritmi che calcolano la probabilità che un'e-mail sia stata realizzata tramite script. Questa probabilità si può calcolare verificando se l'e-mail presenta più lettere che cifre, ma non è un criterio sempre valido. Ad esempio, molti clienti cinesi fanno acquisti in Europa e i loro domini qq.com e 126.com non sono altro che i loro numeri di telefono (es. 7894761304@qq.com). Per tenere conto di questi aspetti, dobbiamo adottare alcune misure.

RI rivenditori devono prestare attenzione ai vari livelli di sicurezza accettati nei paesi in cui operano

I livelli di sicurezza e gli ostacoli accettati variano

​In Europa, imetodi di pagamentolocali, come iDEAL nei Paesi Bassi, utilizzano l'autenticazione a due fattori per eliminare i rischi per i commercianti. È possibile che venga usata anche l'autenticazione 3D Secure per le transazioni ad alto rischio. Scopri di più sul nuovo 3D Secure 2.0.

I clienti autentici accettano una certa quantità di ostacoli alle transazioni, soprattutto quando sono di alto valore. Inoltre, molti hanno già familiarità con le password dinamiche e con quei pochi ostacoli che potrebbero o meno incontrare. Per offrire ai propri clienti abituali un'esperienza di acquisto ancora migliore, alcuni commercianti preferiscono usare il 3D Secure dinamico.

​In India, 3D Secure è obbligatorio e i clienti non lo percepiscono come un ostacolo. In Australia, i commercianti sono incoraggiati a prendere in considerazione l'autenticazione forte del cliente man mano che il proprio e-commerce si espande. I rivenditori potrebbero dover adottare ​​sistemi obbligatori per l'autenticazione forte dei clienti in Australia già nel quarto trimestre del 2019, quindi è importante trovare un equilibrio tra fruibilità e sicurezza.

Online, offline, nazionale, transnazionale

Fino a qualche anno fa il sistema chip-and-pin non era diventato obbligatorio, e i negozi fisici negli Stati Uniti tendevano a essere il bersaglio dei criminali che utilizzavano carte fisiche clonate per cui era necessaria solo una firma.

Questo sistema ha scoraggiato del tutto i truffatori? Ovviamente no: hanno semplicemente guardato altrove, passando dall'offline all'online. Ecco perché 3D Secure è diventato sempre più importante e ora i clienti lo percepiscono molto meno come un ostacolo e più come una misura di sicurezza necessaria.

Per alcune imprese, le transazioni nazionali apportano già un volume sufficiente. Per altre, superare i confini del proprio stato è la via da seguire per continuare a crescere. Nel farlo, però, non ci si può limitare a copiare ciò che funziona in un paese e aspettarsi che funzioni esattamente allo stesso modo in un altro. Questo non vale solo per l'e-commerce: le aziende devono analizzare i vari comportamenti dei clienti online e nei negozi. Alcuni tendono a inserire il PIN nei negozi, altri preferiscono firmare o non firmare affatto per acquisti inferiori a un certo valore.

Grazie all'internazionalità della clientela di Adyen, otteniamo un quadro più ampio dei comportamenti più adottati in Europa, Asia e Stati Uniti, nei negozi, in-app oppure online. Il nostro approccio alunified commerceci permette di utilizzare quella che io chiamo la “Santissima Trinità” dell'autenticazione, formata da telefono, punto vendita e piattaforma online. Dato che i clienti acquistano da vari tipi di commercianti a livello globale, siamo in grado di creare profili più accurati.

Implementazione ed efficacia della gestione del rischio a confronto

Affinché le misure di autenticazione basate sul rischio funzionino, sono coinvolte molte parti, dalle autorità di regolamentazione, agli emittenti, fino ai commercianti e ai clienti. A volte, l'efficacia di un sistema dipende dalla misura in cui gli utenti lo comprendono e da come viene implementato. Ad esempio, se le banche emittenti forniscono password statiche inviate per posta mentre il cliente vuole già pagare i propri acquisti online, questa strategia non funzionerà.

Con quale frequenza i rivenditori dovrebbero concentrarsi sulle frodi?

I rivenditori devono tenere presente che le frodi sono globali e diventano sempre più sofisticate. In primo luogo, è importante scegliere il partner più adatto, così come lo è condividere la giusta quantità di dati. Consiglio ai commercianti di scegliere la strategia antifrode e regolare le misure per evitare i rischi insieme al partner, non su base giornaliera, ma magari a cadenza settimanale.

È quando pensi di tenere ormai a bada le frodi che quelle si insinuano più facilmente. Se il tuo sistema di gestione del rischio è statico, per i truffatori è facile scoprire che hai abbassato le difese. Potrebbe sembrare che la tua promozione stia avendo successo, ma in realtà sono i truffatori che hanno superato i controlli e sono entrati nel sistema. Quindi è meglio stare sempre all'erta.

L'utilizzo di un fornitore come Adyen, che opera in molti mercati verticali e aree geografiche con numerosi commercianti, offre a questi ultimi una vasta gamma di vantaggi. Non solo siamo in grado di creare profili dei clienti più completi e accurati, ma possiamo anche scoprire segnali di allarme e possibili frodi confrontando i dati relativi a vari settori e zone. Inoltre, i commercianti possono ottenere informazioni migliori e più approfondite dai nostri vari product team.




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