Milano · aprile 26, 2022
Tecnologia sempre più al centro delle nuove modalità d’acquisto
Dai pagamenti alle esperienze nei punti vendita, nel post pandemia i consumatori chiedono servizi sempre più digitali, flessibili e integrati. Un’opportunità che le aziende devono saper sfruttare al meglio.
Il 94% dei retailer italiani prevede di investire in digitalizzazione nel 2022 per favorire lo sviluppo del business.
il 62% dei consumatori italiani dichiara di preferire l’utilizzo di carte per il pagamento piuttosto che il contante.
Il 63% dei consumatori italiani si dichiara più propenso ad acquistare presso brand che utilizzano la tecnologia per migliorare l'esperienza di acquisto l’accelerazione della digitalizzazione aumenterebbe del 2% la performance economica totale del settore in Italia nel corso dei prossimi cinque anni.
Adyen, la piattaforma globale di tecnologia finanziaria scelta da molte delle aziende leader a livello internazionale, ha condotto una ricerca coinvolgendo oltre 40.000 consumatori in 26 paesi e 10.000 aziende in 23 paesi per analizzare le tendenze che si stanno affermando nel comportamento di acquisto dei consumatori e per delineare come le aziende si debbano preparare ad affrontare i continui cambiamenti in atto.
Spinte dalla necessità di reagire alle sfide innescate dalla pandemia che hanno colpito in particolare i settori retail, food and beverage e hospitality nel corso dell’ultimo anno, sono molte le aziende a livello globale che hanno scelto di investire in tecnologie digitali con l’obiettivo di migliorare i processi interni, a partire dai pagamenti: ad esempio, 1 azienda su 5 ha integrato i propri sistemi di pagamento con altri sistemi di gestione organizzativa, come l'inventario e la supply chain. Una scelta ritenuta vincente dal 49% degli intervistati che affermano di aver migliorato il proprio posizionamento sul mercato grazie agli investimenti realizzati, dato che emerge in maniera simile anche per quanta riguarda l’Italia (47%).
Digitalizzazione del business: un’opportunità da cogliere pari a 184 miliardi di euro
Nonostante le enormi opportunità offerte dalla digitalizzazione, solo il 22% dei merchant italiani afferma però di aver già avviato un percorso di integrazione digitale del business per andare incontro alle nuove esigenze di consumo. La consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione e della visione unificata delle operazioni è comunque alta e in molti si stanno preparando ad affrontare il nuovo scenario: ben il 95% delle aziende italiane prevede infatti di investire ulteriormente in tecnologia nel corso del 2022.
Un percorso di trasformazione che genera ottimismo tra i retailer italiani, portando le aspettative di crescita per il 2022 al 53%: obiettivo che, se atteso, porterebbe 184 miliardi di euro all'economia del settore.
Integrazione tra online e offline e pagamenti cashless: le nuove esigenze dei consumatori italiani
Le nuove modalità di acquisto integrate e multicanale offerte dai brand per adattarsi alla pandemia hanno accolto il consenso dei consumatori: il 60% degli intervistati, ormai abituati a soluzioni tecnologiche ibride tra canali off e online, ora si aspetta dalle aziende la stessa flessibilità fornita durante il lockdown, un dato in linea con le esigenze dei consumatori a livello globale (61%) i consumatori apprezzano dunque le opportunità offerte dal digitale, e ormai sembra impossibile tornare indietro: il 55% degli acquirenti italiani afferma di aver utilizzato le app di shopping con maggiore frequenza durante la pandemia che in passato e il 62% dichiara oggi di preferire l’utilizzo di carte per il pagamento piuttosto che il contante.
Una propensione che emerge anche per gli acquisti in negozio: dallo shopping endless aisle (con chioschi o terminali per verificare la disponibilità di scorte aggiuntive per la consegna a casa) all'offerta di nuove soluzioni di pagamento tramite QR code o Mobile POS, il 63% dei consumatori italiani si dichiara più propenso ad acquistare presso retailer che utilizzano la tecnologia per migliorare l'esperienza di acquisto all’interno dei punti vendita.
Risulta quindi sempre più importante da parte delle aziende soddisfare queste aspettative: secondo lo studio di Adyen, Il 68% delle aziende che ha permesso ai clienti di acquistare e completare facilmente le transazioni attraverso l’integrazione tra canali online e offline, sono infatti cresciute del 20%.
“Il nostro studio conferma la necessità di offrire esperienze di acquisto sempre più fluide e integrate tra fisico e digitale, a partire dai pagamenti”. commenta Philippe de Passorio, Country Manager di Adyen in Italia “Ma è solo il punto di partenza: la tecnologia deve permeare tutto li business per migliorare sia le operazioni interne che l'esperienza del cliente.
Quando le aziende collegano tra loro i diversi comparti organizzativi, possono usare i dati provenienti da tutti i processi aziendali per offrire ai clienti un servizio su misura e per aumentare la reddittività del business. Secondo le nostre proiezioni, l’accelerazione della digitalizzazione aumenterebbe infatti del 2% la performance economica totale del settore in Italia nel corso dei prossimi cinque anni. E questa è la chiave del vantaggio competitivo del retail moderno", conclude De Passorio
Italiani favorevoli all’utilizzo dei dati per una migliore esperienza di acquisto, nel rispetto della privacy
Con la graduale trasformazione digitale del business, l’utilizzo dei dati per il miglioramento delle esperienze di acquisto, in particolare quelli relativi alle transazioni, è un fenomeno che sta inevitabilmente coinvolgendo anche l’Italia: il 30% dei brand intervistati oggi afferma di utilizzare i dati dei clienti a questo fine.
Anche la maggior parte dei consumatori afferma di essere favorevole all’utilizzo dei propri dati: Il 54% dei consumatori si dichiara infatti d’accordo all’utilizzo dei propri dati relativi a scelte e comportamenti di acquisto per ottenere una migliore shopping experience. Quando si parla di dati però, il loro utilizzo da parte delle aziende va sempre gestito nel rispetto delle normative sulla privacy. Cosa ne pensano gli Italiani? Il 40% dei consumatori crede che i dati personali possano essere utilizzati a seguito di un consenso esplicito, mentre il 36% dichiara di essere favorevole all'archiviazione e l'utilizzo dei dati da parte dei rivenditori solo dopo garanzie sulla sicurezza e la privacy.