Come eBay riduce le frodi e i rischi grazie a un partner di pagamento globale
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Nota del redattore: la collaboratrice speciale Sheryl Kingstone è alla guida delle attività di Customer Experience & Commerce di 451 Research, che analizzano l'esperienza del cliente come catalizzatore della trasformazione digitale.
I consumatori vogliono essere liberi di seguire i propri impulsi e di acquistare nel momento e nel luogo desiderato, con meno ostacoli possibili. Questo desiderio, alimentato dalla crescente rete di punti di contatto a livello digitale che ci circondano come consumatori, ha spostato le aspettative, sfumando i confini tra shopping, acquisto e navigazione del web. Il marketplace si trova ormai ovunque si trovino i consumatori e permette loro di interagire nelle modalità che preferiscono.
Questo cambiamento sta mettendo a disposizione dei rivenditori nuove opportunità di vendita, ma non senza qualche difficoltà. I percorsi, ormai ben definiti, che conducono alle vetrine fisiche e online, si sono tramutati in un labirinto di approcci al commercio di tipo digitale, che comprendono social media, dispositivi collegati e applicazioni di terzi. Se da un lato questi punti di contatto emergenti vengono approntati per il commercio, dall'altro presentano però numerosi potenziali punti di abbandono. Questo perché spesso i clienti devono accedere a siti web diversi per effettuare le transazioni e compilare lunghi moduli di checkout o sono costretti a recarsi presso negozi fisici. Ciascuno di questi ostacoli si traduce in opportunità mancate e denaro non speso.
In poche parole, il commercio contestuale può essere definito come un'esperienza di acquisto senza intoppi e personalizzata in base agli impulsi immediati della clientela. Sfruttando innovazioni quali il commercio sociale e conversazionale, il commercio contestuale consente ai commercianti di soddisfare i clienti sul canale che questi preferiscono e accompagnarli lungo il processo di acquisto in un'unica interazione efficace. Ciò riduce notevolmente il potenziale di abbandono, consentendo al contempo di assicurarsi la vendita quando la domande è più forte.
Nonostante il commercio contestuale sia ancora in una fase iniziale, l'opportunità non può che essere allettante e le tecnologie coinvolte sono già pronte all'uso. I commercianti più abili nel gestire i nuovi canali di vendita riusciranno ad attirare più clienti, offrire un'esperienza di acquisto differenziata e trasformare gli utenti normalmente dediti allo shopping (shopper) in acquirenti (buyer).
Tra gli scenari possibili a breve termine per il commercio contestuale possono esserci i seguenti:
L'ingrediente dimenticato e gli smart speaker
I fashion brand e i post sui social
Il business traveler e l'app per il lifestyle
I consumatori stanno ampiamente dimostrando che sono i rivenditori in grado di fornire convenienza e rapidità a guadagnarsi la loro fedeltà. Un approccio contestuale al commercio, eliminando gli attriti e consentendo agli acquirenti di seguire i propri impulsi, è la risposta ideale a questo tipo di domanda. Fortunatamente, molti degli strumenti necessari per attuare una strategia efficace di commercio contestuale sono già a disposizione. A partire dal targeting intelligente dei social media e dalla partnership per i servizi di consegna, fino alle integrazioni con dispositivi intelligenti e alle possibilità di geolocalizzazione, si sta sviluppando un ecosistema contestuale attraverso il quale i rivenditori possono raggiungere clienti vecchi e nuovi. Inoltre, tramite la tokenizzazione della rete, i pagamenti in diverse modalità e con diversi partner possono essere semplificati e resi sicuri, grazie alla conversione dei dati di pagamento sensibili in identificatori digitali univoci.
La tavola del commercio contestuale è imbandita e i consumatori hanno fame. Quei rivenditori che meglio vanno incontro ai consumatori in questi aspetti essenziali e in fase di sviluppo, e che sono in grado di fornire esperienze di acquisto semplici e pertinenti, sono nella miglior posizione per capitalizzare.